Redazione Online
Roma | Dalle prime ore di questa mattina oltre 200 finanzieri del Comando Provinciale di Roma sono in azione su tutto il territorio nazionale per dare esecuzione ad un’imponente operazione di polizia, che ha messo fine all’attività di un’organizzazione criminale composta da cittadini romeni e macedoni. Sono 31 le persone destinatarie di ordinanza di custodia cautelare in carcere, a vario titolo, per associazione per delinquere finalizzata all’utilizzo fraudolento dei mezzi di pagamento, frode informatica, riciclaggio e ricettazione. La banda era specializzata nella clonazione virtuale di carte di credito. Sono infatti oltre 350 le persone, sparse in tutta Italia, i cui dati sono stati rubati on line.
LA DENUNCIA DI PHISHING | Le indagini, condotte dal Nucleo di Polizia Tributaria di Roma e coordinate dalla Procura della Repubblica di Viterbo, dove risiedono 19 dei 31 soggetti colpiti dall’ordinanza, sono state avviate a seguito della denuncia di cittadino vittima di phishing. L’uomo si era ritrovato senza credito disponibile sulla propria carta a causa di un’operazione non autorizzata effettuata da ignoti su un sito di scommesse.
LE INDAGINI | Partendo da questo singolo caso i finanzieri sono riusciti a ricostruire le attività di una vera e propria organizzazione criminale, con a capo tre soggetti di origine romena. Le carte clonate attraverso il web venivano usate per ricaricare conti di gioco impiegati a loro volta per effettuare scommesse sicure. Con un guadagno minimo, anche di pochi euro, si riusciva a ripulire il denaro del phishing. Le somme vinte venivano poi riscosse attraverso prelievi on line dai conti di gioco e accreditate su carte prepagate per prendere la normale via di utilizzo dei contanti.
GIRO DA OLTRE 270 MILA EURO | Con questo sistema sono stati ricaricati conti gioco per oltre 273.000 euro, attraverso circa 560 operazioni fraudolente su carte di credito e prelevati più di 255.000 euro.
Martedì 19 febbraio 2013
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